Di Diego Masi 30-ago-2019 13.00.00

Perché la manutenzione predittiva dell'IT è quella più efficiente?

I progressi in ambito Big Data Analytics, Machine Learning e Internet Of Things stanno rivoluzionando tutti i settori, aprendo la strada a interessanti applicazioni di tipo predittivo.

Nel campo della manutenzione IT, ad esempio, si pensi a un Data Center dove qualsiasi risorsa informativa o infrastrutturale può essere monitorata attraverso sensori intelligenti, che restituiscono informazioni utili sullo stato di salute e di esercizio della macchina.

 

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Temperatura, numero di operazioni eseguite, variazioni della corrente: sono tutti parametri che, inviati attraverso la rete ai sistemi di analisi e controllo centrali, possono restituire un quadro esaustivo e attendibile dell’infrastruttura.

Si riescono così a identificare valori inaspettati e anomalie di funzionamento che senza opportuni interventi potrebbero generare guasti alle macchine o, addirittura, interruzioni di servizio.

Ma perchè, tra tutte le tipologie di manutenzione, quella predittiva dell'IT è la più efficiente?

Come si passa dall’approccio Break-Fix alla manutenzione predittiva

La rivoluzione apportata dalla manutenzione predittiva è evidente soprattutto rispetto all’approccio più tradizionale di tipo Break-fix, ovvero dell’intervento manutentivo eseguito a valle dell’incidente. I costi per una riparazione (o sostituzione) del componente in urgenza possono risultare estremamente elevati e il rischio di prolungare la durata del downtime è alto.

I danni economici derivanti da un’interruzione di servizio lievitano pesantemente poiché alle spese dell’intervento si sommano le perdite per mancata opportunità di business (ad esempio, un utente impossibilitato a effettuare un acquisto online per indisponibilità dei sistemi) e i danni all'immagine aziendale.

Uno step intermedio, prima di arrivare alla manutenzione predittiva, sono gli interventi in modalità preventiva. In questo caso, grazie alle statistiche basate sui dati storici, è possibile programmare a monte la manutenzione periodica dei componenti, ipotizzando possibili rotture dopo un certo utilizzo o alla luce di certe condizioni.

Sebbene tale procedura metta al riparo da possibili guasti e interruzioni, può generare tuttavia uno spreco di tempo, denaro e risorse: gli interventi programmati a priori possono risultare non necessari poiché eseguiti in base al mero calcolo delle probabilità.

I vantaggi della manutenzione predittiva per l’efficienza della tua azienda

La manutenzione predittiva si basa invece sull'analisi di grandi volumi di dati sottoposti ad aggiornamento continuo: ciò permette di identificare con sufficiente precisione e attendibilità il verificarsi imminente di un guasto, così da intervenire tempestivamente e solo in caso di effettiva necessità.

Nelle applicazioni più avanzate, è la stessa intelligenza artificiale che può innescare automatismi per il controllo e la regolazione da remoto dei componenti del Data Center, onde prevenire il sopraggiungere di malfunzionamenti. Ad esempio, attivando meccanismi per la ridistribuzione della corrente elettrica in caso di fluttuazioni improvvise, preservando la salute delle macchine.

Si tratta dunque di una modalità di intervento realmente efficace ed efficiente, che permette di ottimizzare gli investimenti in manutenzione, senza tuttavia incorrere in potenziali disservizi e downtime.

Perché affidarsi ai Managed Services per la manutenzione predittiva?

Lo stesso approccio proattivo, che permette una gestione oculata e dinamica delle risorse informative al fine di prolungare il ciclo di vita dei componenti e preservare la Business Continuity del Data Center, è adottato dai Managed Services Provider. Quale il vantaggio per il cliente? Avere una tariffa flat a contratto, dunque, tenere sotto controllo la spesa It.

Il fornitore si prende in carico tutte le operazioni di amministrazione, monitoraggio e manutenzione degli asset informativi per conto dell’azienda, dietro il pagamento di un unico canone periodico. Il personale interno viene quindi dispensato da tutte le attività routinarie e straordinarie di gestione dei sistemi informativi, trovando finalmente lo spazio e il tempo per dedicarsi alle attività core aziendali (ad esempio, l’innovazione applicativa e di processo).

Tipicamente, il provider fornisce assistenza tecnica da remoto (ma può essere contemplato anche l’intervento di squadre manutentive on-site presso le infrastrutture del cliente) e si occupa di gestire i rapporti con tutti i vendor tecnologici connessi al funzionamento dei sistemi informativi.

Il beneficio di affidarsi a un Managed Services Provider è quindi proprio la possibilità di godere di una manutenzione proattiva all’interno di un costo fisso, senza l’onere di implementare complesse piattaforme di Internet Of Things e Big Data Analytics.

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