IoT è una nuova risorsa per sicurezza sul lavoro: oggetti intelligenti e tecnologie possono collaborare per la salvaguardia dei lavoratori.
Il tema della sicurezza sul lavoro è giustamente tra i più caldi degli ultimi anni e si intreccia a più livelli con tutti quelli collegati all'Industria 4.0 e alla Quarta Rivoluzione Industriale, che se da un lato potrà certamente migliorare in molti modi le cose, dall'altro porterà nuove incognite e nuove importanti variabili.
IoT e lavoro: lo scenario
Automatizzazione e robotica avanzata, infatti, toglieranno definitivamente agli uomini i lavori e le mansioni più pericolose, delicate e ripetitive, ma poiché gli esseri umani sono di gran lunga più vulnerabili delle macchine, queste continueranno comunque a rappresentare un pericolo per la loro incolumità sul posto di lavoro, oltre che un grandissimo aiuto.
Le nuove tecnologie sembrano tuttavia in grado di colmare questo gap, grazie ad oggetti intelligenti, connessi e in grado di comunicare tra loro e con i lavoratori, segnalando anomalie, guasti, pericoli o anche soltanto la loro stessa presenza o pericolosità (es. pareti bollenti, liquidi pericolosi, gas tossici).
Questi oggetti, comunemente definiti Smart Objects, sono dotati di microprocessori, di sensori, di attuatori, di capacità di memoria, di archiviazione e di connessione, per trasmettere e ricevere dati. La gamma e la tipologia di questi oggetti è pressoché infinita e spazia dai dispositivi indossabili, i cosiddetti wearable, in grado di aiutare chi li usa ad utilizzarli nel modo corretto e di rilevare alcuni parametri di chi li indossa, fino ad arrivare ai macchinari più grandi, che possono comunicare tra loro e con i lavoratori e fornire preziose informazioni sul loro stato di servizio e su eventuali problemi, oltre che indicare cosa stanno facendo e per quanto tempo ancora potranno farlo, prima di dover essere riforniti, manutenuti o riparati.
IoT e gli altri fattori abilitanti
Quello che IoT può fare per la sicurezza sul lavoro, tuttavia, va ben oltre quello che si riesce oggi ad immaginare. In questo specifico ambito ad aiutare gli oggetti intelligenti possono infatti già scendere in campo molti potenti alleati: tecnologie e fattori abilitanti come machine learning e deep learning ad esempio, in grado di offrire alle aziende una modalità avanzata di analisi dei dati che si spinge fino alla predittività, in molti settori e ambiti e i cui sviluppi potenziali sono difficili da pronosticare e da immaginare.
Per capire cosa essi siano in grado di fare bisogna imparare a conoscerli e a comprendere come essi siano spesso associati ma tuttavia ben distinti dall'Intelligenza Artificiale, alla cui maturità e possibilità di impiego trasversale ci stiamo avvicinando rapidamente. L'obiettivo comune è quello di fornire ai computer una capacità tipica dell'essere umano: imparare attraverso l'esempio e l'esperienza. Cerchiamo di capire meglio:
- Il machine learning è un metodo di analisi dati che consente ai computer di costruire e di riconoscere autonomamente dei modelli analitici, per operare nella loro area di competenza e decidere di volta in volta cosa fare con un intervento umano minimo o addirittura nullo. Questa capacità è propria ormai di molti oggetti di uso comune.
- Il deep learning è un'evoluzione del machine learning, in grado di avvicinarsi ancora di più all'Intelligenza Artificiale vera e propria, combinando le capacità di computer sempre più potenti a delle Reti Neurali artificiali (software che cercano di emulare il funzionamento del cervello umano), che gli consentono di individuare gli schemi presenti in grandi volumi di dati e di avvicinarsi alla loro comprensione.
Nell'ambito dell'Automazione Industriale il deep learning è uno dei fattori in grado di contribuire attivamente a migliorare la sicurezza dei lavoratori, ad esempio rilevando in modo automatico la presenza di persone e di oggetti, quando questi sono troppo vicini alle macchine.
Cosa può fare concretamente l'IoT
Tutta questa tecnologia, che sarà sempre più vicina alle capacità e all'intelligenza umana, rappresenteranno sempre più per l'Industria 4.0 un supporto attivo e fondamentale per garantire la sicurezza dei lavoratori a più livelli, perseguendo concretamente l'obiettivo ideale del rischio zero, ad oggi ancora lontanissimo, attraverso:
- la geolocalizzazione dei singoli lavoratori e le squadre, per farli interagire tra loro in modo proficuo e sicuro;
- l'aiuto ai lavoratori per vedere quello che non è alla portata immediata dei loro sensi (es. gas tossici, alte temperature, radiazioni);
- l'aiuto ai lavoratori per evacuare in modo rapido e sicuro un'area contaminata o non più in sicurezza;
- la rilevazione e l'avviso in tempo reale di pericoli non facili da rilevare (es. scalini nascosti, soffitti più bassi del normale, macchinari in movimento);
- la chiamata tempestiva dei soccorsi in caso di malore o di infortunio di lavoratori isolati dagli altri che perdono i sensi o non sono in grado di comunicare.
Queste e molte altre applicazioni e impieghi faranno di IoT e degli altri fattori e tecnologie abilitanti i protagonisti di una nuova industria: più sicura, più efficiente e capace di arrivare dove nessuno è ancora in grado di immaginare.
Per approfondire il nostro approccio alla sicurezza dell'Industria 4.0 leggi anche: Sicurezza Attiva - soluzioni tecnologiche per la sicurezza sul lavoro.