Il 71,6% delle grandi aziende italiane ha già intrapreso un piano di trasformazione digitale. Il digitale sta cambiando il contesto competitivo in cui le aziende operano e, per il 43,1% delle imprese, i competitor tradizionali stanno facendo leva sul digitale per innovare il modello di business. Le principali linea guida del cambiamento sono la digitalizzazione e l’automazione dei processi e delle operazioni per le aziende del settore servizi e di produzione e logistica per le manifatturiere.
Trasformazione digitale i dati italiani
A queste realtà se ne affiancano altre (il 18,6% del totale) che, nonostante non abbiano formulato un piano di ampio respiro, hanno comunque intrapreso dei progetti puntuali di digitalizzazione. Rimane poi circa un 10% di aziende che non ha ancora predisposto una strategia di trasformazione digitale e la maggior parte di queste non intende farlo, almeno non nel breve periodo.
È quanto emerge da una ricerca di NetConsulting Cube sull’impatto irreversibile che il digitale sta avendo in Italia sull’innovazione di prodotto e di processo in diversi settori di mercato.
In questo contesto, per il 30,4% delle aziende del panel, il piano coinvolge tutte le aree aziendali ed è guidato direttamente dal top management, mentre per un altro 41,2% del campione il piano di trasformazione digitale coinvolge principalmente l’area IT o alcune altre aree aziendali considerate prioritarie.
Trasformazione digitale: cosa spinge le aziende italiane
Ma cosa spinge le grandi aziende italiane a digitalizzarsi? Gli attori che rappresentano i driver principali verso la trasformazione digitale per la maggior parte sono i clienti e il dipartimento IT interno. I clienti e i prospect delle aziende, infatti, interagiscono oggi sempre più con smartphone, applicazioni mobili, social network e richiedono pertanto servizi innovativi. I dipartimenti IT interni alle aziende, invece, stanno puntando sulle tecnologie digitali per innovare processi, prodotti e servizi, migliorando la relazione con i clienti stessi.
Trasformazione digitale e Big Data
Da sottolineare, inoltre, il ruolo centrale che i Big Data stanno avendo in tutti i settori: attività di raccolta e analisi di grandi quantità di dati stanno supportando i processi decisionali e gli obiettivi aziendali con numerosi benefici in termini di efficienza e di efficacia.
Trasformazione digitale: gli investimenti
Secondo un’altra ricerca dell’Osservatorio Enterprise Application Governance, l’investimento medio in sviluppo di applicazioni aziendali e digitalizzazione dei processi è pari al 24% della spesa IT, contro il 19% dello scorso anno. Un aumento che indica la consapevolezza della necessità di investire per modernizzare e far evolvere la propria struttura informativa per rispondere alle sfide della rivoluzione digitale e intercettare i principali trend di sviluppo nel medio e lungo periodo.
Fra gli interventi messi in atto dalle imprese cresce la diffusione della metodologia di lavoro Agile (53% delle aziende), che permette di gestire i progetti di trasformazione digitale garantendo flessibilità, velocità e adattabilità al contesto. Il 63% delle direzioni IT considera la Collaboration come il trend più rilevante e strategico per il futuro. Seguono la Mobility (59%), la Data Intelligence e la User Experience (53%), il Pervasive Computing (37%) e la Open Application (30%).
L’Industry 4.0
Al di là del programma Industria 4.0 e degli incentivi fiscali, il piano Calenda si è dimostrato abbastanza solido per dare una buona spinta alle Pmi e alle aziende italiane e consentire un rinnovamento delle imprese della Penisola. La quarta rivoluzione industriale è cominciata, anche in Italia, che è il secondo Paese manifatturiero d’Europa dopo la Germania. Le fabbriche sono sempre più digitalizzate, i processi interconnessi, i dati preziosi, sono state attuate iniziative per lo sviluppo dello Smart manufacturing e fornite ai lavoratori le competenze digitali per le mansioni del futuro. Il Paese ha investito in ricerca, sviluppo e innovazione con focus sulle tecnologie dell’Industria 4.0, diffusione della banda ultralarga, formazione dalle scuole all’università con lo scopo ultimo di favorire e incentivare le imprese ad adeguarsi e aderire pienamente a questa inesorabile trasformazione che coinvolge le realtà di tutti i settori e di ogni dimensione.