Si chiama Back To School il momento in cui gli studenti tornano a scuola ed iniziano un nuovo percorso. Sui banchi e in cattedra la tecnologia è sempre più pervasiva e sviluppata: cambia il modo di insegnare e di imparare. Il digitale non va a sostituire gli altri strumenti didattici, al contrario offre nuove opportunità. Ed è compito anche della scuola educare i ragazzi ad un uso corretto della tecnologia.
Un monitoraggio sulla tecnologia a scuola, condotto ogni anno da skuola.net, ha recentemente coinvolto circa 7000 studenti di medie e superiori. Emerge che l’82% degli studenti ha professori che utilizzano Internet per spiegare meglio gli argomenti. La Lim (lavagna interattiva multimediale) è ormai dappertutto, usata dal 61% degli intervistati. Nel 12% dei casi i docenti sfruttano il pc o il tablet di classe, utilizzato sia per compilare il registro elettronico sia come strumento didattico. Laddove invece la dotazione è carente, ci si arrangia: a volte (il 15%) è il professore con il pc/tablet portato da casa, altre volte (il 6%) sono gli studenti a provvedere con i propri smartphone. Una della conseguenze è che appena il 9% degli studenti (il 12% al Nord Italia) ha tutti i libri di testo in formato digitale e tre quarti dei ragazzi - il 75% - studiano ancora esclusivamente su libri cartacei anche se, va detto, 12 mesi fa erano molti di più: l’83%.
Questo nuovo Back To School 2017 potrebbe far segnare numeri più significativi.
Le esigenze legate ai linguaggi multimediali e alle tecnologie richiedono una rivoluzione del modello educativo e delle attività in aula. I dispositivi didattici digitali, grazie alla loro facilità di utilizzo e al loro carattere trasversale, sono in grado di offrire a scuole, università, enti di ricerca, docenti e studenti opportunità uniche: tablet, dispositivi 2in1, notebook, ultrabook, chromebook, desktop, monitor e proiettori aiutano a costruire un ambiente di apprendimento dinamico, interattivo e sempre connesso.
Lo studente di oggi, nativo digitale, utilizza smartphone o altri device con familiarità per l’acquisizione di informazioni, conoscenza e saperi.
Si tratta di un approccio in buona parte adottato anche dal Piano nazionale scuola digitale, il documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale.
Dalla robotica alle stampanti 3D, le nuove metodologie didattiche sono un mezzo efficace per potenziare l’apprendimento scolastico e lo sviluppo cognitivo-relazionale degli studenti, dalla scuola dell’infanzia alle superiori. L’innovazione e le tecniche di miglioramento dei processi educativi passano per hardware e software di ultima generazione: lavagne Lim e monitor touch screen, videoproiettori multimediali, registro elettronico per i professori, condivisione materiale didattico, e-earning.
La tecnologia permette di imparare divertendosi, ci sono tante soluzioni che insegnano in modo interattivo e ludico. Ne citiamo una che porta i giovani ad avvicinarsi al mondo dell’arte: è Uffizi Touch Cloud, uno strumento per entrare virtualmente nella Galleria degli Uffizi di Firenze, senza fila, senza folla, senza orari. Inoltre, Uffizi Touch Cloud consente di guardare le opere con la luce migliore, esplorandone ogni singolo dettaglio.
Questa soluzione è presentata da TT Tecnosistemi e Centrica alla fiera DIDACTA ITALIA, dal 27 al 29 settembre 2017, importante appuntamento fieristico sul mondo della scuola.
Partecipa alla nostra iniziativa “Raccontaci la tua storia“, ideata proprio per DIDACTA ITALIA 2017.